Museo a cielo aperto e parco mediceo di Firenze, il giardino di Boboli nasce come giardino granducale in connessione col sovrastante Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e della sua famiglia.
Molto interessante è la visita ai giardini di Firenze, tra cui Boboli, parco storico della città e importante esempio tra i giardini all'italiana, sia per il suo impianto architettonico sia per le numerose presenze scultoree, disseminate nel parco. Nel 1418, gli orti posti dietro la chiesa di Santa Felicita in Oltrarno furono acquistati da Luca Pitti, che commissionò la costruzione dell'omonimo palazzo su probabile progetto di Luca Fancelli, coinvolgendo il suo maestro Filippo Brunelleschi. La proprietà venne, successivamente, acquistata da Eleonora da Toledo, diventando la residenza dei Medici. Il giardino ha quattro ingressi fruibili dal pubblico: dal cortile dell'Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana (l'ingresso di Annalena) e dal piazzale di Porta Romana, oltre a un'uscita su piazza Pitti.
Il progetto del giardino di Boboli fu affidato a Niccolò Tribolo a cui si deve, per certo, l'idea dello sbancamento della collina per la creazione dell'Anfiteatro: in questo modo, venne creato il primo asse prospettico che, partendo idealmente dall'ingresso principale del Palazzo, arriva sulla collina fino al Forte Belvedere. Il giardino di Boboli, a pianta triangolare, è caratterizzato da due assi ortogonali e la sua visita si sviluppa attraverso una serie di terrazze, segnate da controviali, sentieri ed elementi scultorei. All'inizio del percorso di visita vi è la Grotta del Buontalenti. Opera del genio creativo del Bernardo Buontalenti, che la concepì in tre camere comunicanti caratterizzate da stucchi, gruppi marmorei e una bella fontana del Giambologna, raffigurante Venere che esce dal bagno: una visita ai giardini di Firenze da non perdere.
La visita ai giardini di Firenze, tra cui Bardini, consente una visione davvero insolita della città. Luogo storico di Firenze, disposto sulla collina di Montecuccoli, appartenne sin dal medioevo alla famiglia dei Mozzi.
Il giardino si sviluppò nel Rinascimento ma solo nell'Ottocento, merito di Giacomo Le Blanc, il parco si trasformò in un giardino all'inglese, con boschi, vialetti tortuosi, statue, fontane e la costruzione della Kaffeehaus. Nel 1913 il complesso del Palazzo Mozzi, della Villa Manadora e del giardino barocco e all'inglese, vennero acquistati dall'antiquario Stefano Bardini, che iniziò una serie di grandi modifiche e gli edifici sulla Costa San Giorgio vennero unificati in quella che sarà chiamata Villa Bardini: merita una visita guidata, soprattutto in occasione delle varie mostre temporanee.
Dal 1996, la proprietà del giardino Bardini e dei beni immobili è passata nelle mani della città di Firenze che, dopo anni di abbandono, ha provveduto ad un consistente restauro con la reintroduzione di alberi da frutto, piante, fiori antichi e altri ornamenti. La parte più scenografica del giardino Bardini resta la grande scalinata barocca, che culmina con un piccolo edificio-belvedere dal quale, durante la visita, si gode una spettacolare vista su Firenze e sui restanti giardini.
Con un unico biglietto, è consentita la visita ai giardini Bardini e Boboli di Firenze: una scenografica passeggiata.
Una passeggiata, esclusiva e personalizzata, nella città del "Giglio"