Le visite sono realizzabili SOLO previa prenotazione della
guida autorizzata, che prenderà diretti contatti
con la direzione del teatro della Pergola di Firenze
e potrà darti conferma della possibilità di accedere nei
locali: l'imminente allestimento di uno spettacolo, per
esempio, potrebbe impedirne la visita.
Su richiesta, durante la visita sarà possibile ottenere la
presenza di tre attori in costume, che racconteranno (anche in
lingua inglese) la storia del teatro.
Contrariamente a quanto si possa credere, è il teatro che prese il nome dalla via Pergola in cui sorge: nel '500, esisteva un pergolato d'uva vicino all'ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, nei pressi del teatro. L'edificio, eretto con una struttura lignea da Ferdinando Tacca (figlio dello scultore Pietro Tacca) su incarico dell'Accademia degli Immobili, presieduta dal cardinale Giovan Carlo de' Medici a partire dal 1652, venne inaugurato quando era ancora in via di completamento, durante il carnevale del 1657.
Dopo una lunga chiusura, imposta per la morte del cardinale, la Pergola rinasce nel 1718 con il primo spettacolo dotato di regolare biglietto. È considerato il primo grande teatro a ordini di palchi sovrapposti, c.d. “all'italiana”, mentre fino ad allora si era sempre seguita la tradizione antica delle “gradinate decrescenti semicircolari”: in particolare, aveva una serie di "gabinetti" sopraelevati retti da colonne. Per la prima volta si sperimentò anche la forma ovale, di maggior resa acustica.
Durante la visita, la guida ti racconterà la storia del teatro della Pergola. Era dotato di un ampio palcoscenico, con un elegante arcoscenico, mentre gli ordini di palchi erano tre, sorretti da una loggia aperta sulla platea dove le panche fisse formavano due settori delimitati da balaustre, destinate a tenere separato il pubblico maschile da quello femminile. Al centro della sala, si affacciava il palco col trono del cardinale protettore e dei suoi ospiti.
Questo teatro, dove nacque il genere del cosiddetto “melodramma” (dal quale si sviluppò la vera e propria opera lirica), divenne successivamente "teatro granducale" e fu interessato da varie trasformazioni. Il IV e V ordine di palchi vennero demoliti nel 1912 per creare un loggione, capace di portare la capienza del teatro a 1.350 spettatori. Dopo essere stato dichiarato dal Ministero della Pubblica Istruzione "monumento di interesse nazionale" (1925), nel 1942 il teatro della Pergola venne ceduto dall'Accademia degli Immobili di Firenze al neo-costituito Ente Teatrale Italiano per la cultura popolare: nel gennaio 2011, la proprietà dell'immobile è passata al Comune di Firenze.
La sorpresa più inaspettata sarà il percorso “nella storia” del teatro, che la guida ti proporrà al termine della visita turistica. Nel seminterrato esiste un piccolo museo con numerosi cimeli che, forse, rappresentano la vera anima della struttura: argani e funi, antichi macchinari di scena e strutture semoventi svelano al pubblico la “magia” del teatro della Pergola. Antichi sono anche i camerini e le sale di prova, mentre sul retro si conservano ancora i resti di una strada settecentesca con gli androni di alcuni piccoli negozietti, che servivano gli attori e i musicisti di scena. L'accesso al teatro della Pergola è consentita solo se accompagnati da una guida autorizzata.
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